Daniela Banci, Il sapere non è sapienza Monile, 2023, argento 925, oro rosa 750, lungh. 25 cm

Il monile rappresenta un flauto stilizzato, realizzato in argento e oro rosa incisi, ed è dedicato a Federico da Montefeltro. Un passo tratto dalla sua biografia, scritta da Vespasiano da Bisticci, umanista e bibliotecario del Duca, ben illustra la sua passione per la musica: «Della musica s’era dilettato assai et intendevane benissimo et del canto et del sono […] D’instrumenti non era instrumento che la sua signoria non avessi in casa …». E ricorda la predilezione di Federico per gli strumenti sottili: «Diletavasi più d’instrumenti sotili che de’ grossi […] organi et istrumenti sotili gli piacevano assai». La musica, la più sublime delle Arti, fortemente presente nello Studiolo, costituisce l’occasione per interrogarsi sul ruolo dell’Arte nel sapere dell’uomo, per riconoscere il contributo che ogni artista  porta nel tradurre la tradizione classica affinché quel che oggi è considerato contemporaneo possa diventare l’eredità del domani. Siamo noi il classico del futuro.

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Daniela Banci, Amicizie stellari Spilla, 2023, argento 925, oro 750, Ø 11,5 cm

Il gioiello è ispirato all’aforisma Amicizia stellare di Friedrich Nietzsche, ne La gaia scienza, in cui la metafora delle navi che incrociano le loro rotte, per poi separarsi, allude all’amicizia che intreccia percorsi di vita destinati a dividersi. Quello che resta, tuttavia, è il ricordo del legame che un tempo ha unito: «E così vogliamo credere alla nostra amicizia stellare, anche se dovessimo essere terrestri nemici l’un l’altro». La spilla è costituita da una lastra circolare in argento battuto e fili di sezione quadrata come simbolo di rotte navali che insistono su una lastra rettangolare di oro giallo incisa. È un omaggio all’amicizia e alla consapevolezza dell’unità degli opposti che, oltre ogni distanza e conflittualità, mantengono una relazione indissolubile.