Esporsi in un evento è cosa complessa e delicata.
A noi orafi tocca troppo spesso stare chiusi a doppia mandata dentro ai nostri spazi operativi col fine di proteggere noi e i materiali nobili che stiamo lavorando.
Il loro grande valore economico è determinato dalla fatica che li porta alla luce dalle miniere ed è condizionato dal ritorno nel buio, in seno ai caveaux o alle casseforti. Tutto in noi ha voglia di luce.
L’orafo ha scelto questo mestiere perché ha bisogno di stare tutto il giorno fra il duttile e il malleabile, fra le luci policrome che emergono dai tagli perfetti delle gemme, dalle sferiche perle o dalle inclusioni che creano tracce di mondi profondi in cui abitare.
E’ ora di venire alla luce dell’ AGORA’, di mostrare quarant’anni di lavoro vero costruito con tutti i passaggi che ogni mestiere richiede.